16 possibili usi di un mausoleo è la storia a fumetti che Giuseppe Palumbo ha ambientato nel Mausoleo di Teodorico.
Era un monumento funebre per il re? Certo, ma non solo. I grandi blocchi di pietra del Mausoleo di Teodorico sussurrano racconti e leggende. Parlano di un bambino che aveva paura dei fulmini, fu mandato come ostaggio a Bisanzio, poi tornò, diventò un potente sovrano e conquistò l’Italia. Un re ha amici e nemici, sa essere generoso e spietato, ama e tradisce. In questo edificio, ammirato nei secoli da architetti, pittori e poeti, è custodito il suo segreto. Un mistero a metà tra l’umano e il divino, narrato in sedici storie, antiche, future e senza tempo…
ll Mausoleo di Teodorico di Ravenna è un sito UNESCO dal 1996. Realizzato attorno al 520 d.C. per volere del re goto, è costruito con blocchi squadrati di pietra d’Istria e si sviluppa su due livelli sormontati dalla grandiosa cupola monolitica.
La struttura di questo mausoleo non trova paralleli nella storia dell’architettura antica: essa rielabora in maniera originale elementi della tradizione romana, greca e siriaca. Le uniche decorazioni sono la conchiglia all’interno della cella inferiore e il fregio sull’esterno, all’imposta della cupola, una tipica decorazione di oreficeria barbarica.
La cella superiore ospita una vasca in porfido dove, probabilmente, fu custodita la salma del re.
Il Mausoleo testimonia la personalità di un re barbaro, colto, che fu un abile condottiero militare, ma anche un portatore di pace.