Anime inquiete è la storia a fumetti che Otto Gabos ha ambientato nel Museo Nazionale del Bargello.
Che strani incontri si possono fare, in gita con la classe a Firenze. E dire che Morena si stava annoiando, nelle sale del Bargello, e aveva pure un gran raffreddore. Poi un’apparizione: quel bel ragazzo col cappotto strano, spuntato da chissà dove, che le dice “Chiamami, io ci sarò” e subito sparisce. In un attimo è cambiato tutto: Morena vede il mondo con altri occhi, le statue le parlano, le cose belle la appassionano. Si è innamorata e non riesce a togliersi Greg dalla testa. Chi è? Lo avrà sognato? Dovrà tornare al museo per svelare il mistero.
Il Museo Nazionale del Bargello ha sede in uno dei più antichi monumenti pubblici fiorentini, il Palazzo del Podestà. Nel Cinquecento vi si trasferì il Consiglio di Giustizia e, successivamente, fu trasformato in carcere cittadino quando vi subentrò il Capitano di Piazza detto “il Bargello”. Restaurato nel corso dell’Ottocento, il palazzo divenne nel 1865 il primo museo nazionale italiano dedicato alle arti del Medioevo e del Rinascimento. Ospita oggi la collezione di scultura rinascimentale italiana più importante al mondo – con i capolavori di Donatello, Luca della Robbia, Verrocchio, Michelangelo, Cellini, Giambologna e Bernini – e importanti raccolte di maioliche, smalti, medaglie, avori, tessuti e armi, provenienti dalle collezioni medicee o da celebri lasciti come quello di Louis Carrand.