Bassilla
Emanuele Rosso
Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
Aquileia
Volume 39
Sinossi

Bassilla è la storia a fumetti che Emanuele Rosso ha ambientato nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.

Aimo è un campione nello sport della lotta. Bassilla è una celebre danzatrice, maestra nella pratica del mimo. Entrambi sanno conquistare l’applauso delle folle, ma desiderano qualcosa di più: raggiungere l’arte pura, la perfezione dei gesti e dei movimenti. Ad Aquileia, però, sono tempi difficili. L’imperatore Massimino è alle porte con le sue legioni, la città si prepara all’assedio e alla battaglia. Davvero non esiste altro destino per gli uomini? C’è ancora spazio per chi cerca la bellezza, mentre tutto intorno risuonano le voci della guerra?

Volume 39
Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia

ll Museo Archeologico Nazionale di Aquileia è tra le più antiche istituzioni museali del Friuli Venezia Giulia. Inaugurato nel 1882 dal governo austriaco, dal 2018 si presenta in una nuova veste espositiva, che ripercorre la storia di una delle più importanti città romane del Nord Italia secondo un approccio interdisciplinare e inclusivo.

I materiali della collezione sono presentati tematicamente, all’interno dei loro ambiti di utilizzo, per offrire un più coinvolgente percorso narrativo. Al centro del racconto è la città romana di Aquileia, grande porto del Mediterraneo nel quale merci, persone, lingue, religioni e culture diverse si incontravano e convivevano, concorrendo a portare nuove idee in un’area da sempre di importanza strategica, cerniera e collegamento tra l’Oriente e l’Occidente, tra il Mediterraneo e le regioni settentrionali e orientali d’Europa.

Immergersi in una fotografia del passato
Sono friulano, e con molti altri friulani condivido una reticenza, o per meglio dire pudicizia, nella promozione del mio operato e anche della bellezza e del valore del mio territorio d’origine, che colpevolmente non conosco quanto meriterebbe. Al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ero stato in visita molti anni fa, probabilmente durante gli anni delle scuole elementari, e ne avevo un ricordo molto vago. Ritrovarlo ora, moderno, rinnovato, con un percorso espositivo chiaro, mi ha stupito ed emozionato: ho capito, al di là delle parole che si possono leggere sui libri di scuola, l’importanza della città ai tempi del dominio romano, ma soprattutto ho avuto modo di sentire scorrere la vita di una metropoli, duemila anni dopo, come se fosse possibile immergersi in una gigantesca fotografia e attraversarla in profondità.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Emanuele Rosso
Nasce a Udine nel 1982. Si laurea a Bologna, prima al DAMS e poi in Lettere moderne. Da sempre appassionato di narrazione e storytelling, già in adolescenza frequenta corsi di fumetto, realizzando numerose autoproduzioni. Nel 2013 Tunué pubblica il suo primo graphic novel, intitolato Passato, prossimo e nel 2017 esce Limoni, edito da Coconino Press - Fandango. Collabora con Hamelin Associazione culturale e i festival BilBOlbul e TCBF. Ha scritto saggi e realizzato reportage a fumetti su Internazionale, Origami (settimanale de La Stampa) e per il web su La Repubblica XL e GQ Italia.
Le opere scelte
Stele della mima Bassilla
III secolo d.C. La lastra in calcare su cui è rappresentato il busto di una mima è stata scoperta a sud di Aquileia. Riporta una dedica in greco, in parte scritta in versi poetici, e ricorda Bassilla, talentuosa e affascinante attrice di origine orientale, che trovò la morte in città, dove si trovava in tournée con la sua compagnia teatrale. Come recita il testo composto dal suo capocomico, Eraclide, fu sepolta in un luogo sacro alle Muse. Mima e danzatrice, Bassilla fu applaudita in molte città e piazze, tanto da meritarsi il soprannome di “decima Musa”: insomma, una vera stella del palcoscenico!
Mosaico con busto di atleta (part.)
IV secolo d.C. Dalle Thermae Felices di Aquileia, costruite nella parte occidentale della città nel IV secolo d.C. per volere dell’imperatore Costantino, provengono pavimenti a mosaico di rara bellezza. Oltre ai grandi pannelli musivi animati da nereidi e tritoni, colpiscono per la loro espressività e la vivacità dei colori usati dai mosaicisti, tre mosaici con busti di lottatori dal fisico scultoreo. La pelle abbronzata, i grandi occhi scuri e la pettinatura con i capelli raccolti sulla sommità della testa conferiscono ai personaggi un fascino esotico degno delle celebrità dei nostri tempi.
Ara di Aquileia e Roma
238 d.C. L’assedio di Aquileia da parte di Massimino il Trace nel 238 d.C. è celebrato da uno dei primi reperti della collezione che s’incontrano nella visita al museo. Sul fianco di un’ara votiva in marmo scoperta negli scavi archeologici del porto fluviale, Aquileia s’inginocchia ai piedi di Roma, seduta in trono con corona turrita sul capo e scettro. Si tratta di una dedica agli dei posta da due militari di alto rango, comandanti delle truppe fedeli a Roma, stanziate ad Aquileia nel corso dell’assedio.
Balaustre a forma di delfino
I-II secolo d.C. La costruzione del teatro di Aquileia risale all’inizio del I secolo d.C., quando si dotò la città di un quartiere interamente dedicato agli spettacoli, dove sorsero anche l’anfiteatro e il circo. Gli scavi archeologici hanno restituito i frammenti di diversi elementi architettonici di questi edifici. Alcuni di essi decoravano le balaustre impostate obliquamente lungo gli scalini di raccordo tra le gradinate. È il caso dei delfini esposti oggi nel Museo, visibili in una foto d’epoca insieme al primo direttore Enrico Maionica.
Anteprima fumetto
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Luoghi della storia
1
Mosaici con atleti 1
2
Strigile (primo piano) 2
3
Testa di statua di Massimino (?) (piano terra) 3
4
Delfini (piano terra) 4
5
Oggetti per toletta (primo piano) 5
6
Stele funeraria di Bassilla (primo piano) 6
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