Costanza e Martino
Michele Petrucci
Il Palazzo Ducale di Gubbio
Gubbio
Volume 36
Sinossi

Costanza e Martino è la storia a fumetti che Michele Petrucci ha ambientato nel Palazzo Ducale di Gubbio.

Costanza è una bambina curiosa, intelligente, dal carattere docile. Certo, direte voi, ha tutte le fortune: essere figlia del grande Duca Federico ti rende tutto facile. Ma non è proprio così. Nella vita della piccola duchessa si alternano eventi bellissimi, come la nascita del fratellino, e momenti terribili: un immenso dolore attende Costanza. Al suo fianco però c’è sempre Martino, che in ogni occasione la sostiene, la consiglia e la consola. Solo lei può vederlo e sentirlo: è il suo segreto. Che fortuna avere un amico che ti aiuta a crescere!

Volume 36
Il Palazzo Ducale di Gubbio

Tra il 1474 e il 1482 l’architetto senese Francesco di Giorgio Martini costruisce in Gubbio, la seconda città del Montefeltro, la residenza del Duca Federico. Nelle sale i simboli araldici, gli stemmi, gli emblemi raccontano la carriera militare, i successi politici, gli interessi culturali del duca.

Nella sezione multimediale si possono ricostruire il suo ritratto e quello della moglie Battista Sforza, sfogliare i libri della loro biblioteca, sentire il racconto delle vicende biografiche direttamente dall’ologramma di Federico, ascoltare i suoni degli strumenti musicali intarsiati nello Studiolo, il luogo più piccolo ed esclusivo del Palazzo.

La visita è, inoltre, uno straordinario viaggio nel tempo attraverso mosaici romani, dipinti, sculture, arredi, opere d’arte contemporanea con una imperdibile sosta nel giardino pensile.

Contenitori di storie e di sogni
A me piace pensare alla Storia come a una gigantesca ragnatela a tre dimensioni, dove tutto e tutti sono collegati da sottilissimi fili, a volte robusti, a volte quasi invisibili. Di tutte queste vite, queste avventure, questi sogni ormai spariti rimangono a testimonianza e ricordo i luoghi dove sono vissuti. Il Palazzo Ducale dei Montefeltro ne è uno splendido esempio. Gubbio ha accolto la nascita del grande Duca Federico III e il Palazzo Ducale ha assistito alla venuta al mondo del suo erede maschio Guidubaldo ma anche, per una crudele legge umana, alla morte della sua fragile sposa. Al suo interno sono state prese decisioni importanti ma vi hanno anche giocato bambini, come le sei figlie dei Montefeltro. Come la piccola Costanza e il suo amico immaginario Martino, che hanno tessuto altri legami, altri fili di questa immensa rete.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Michele Petrucci
Vive e lavora a Fano. Ha pubblicato vari graphic novel tra cui Keires, Sali d’argento, Numeri, Metauro, che gli ha valso il premio alla miglior sceneggiatura a Napoli COMICON 2009; Il brigante Grossi e la sua miserabile banda, A caccia di rane, Il vangelo del coyote e la trilogia FactorY (con lo scrittore Gianluca Morozzi). Per Coconino Press - Fandango ha pubblicato nel 2015 I pesci non hanno sentimenti e nel 2017 la biografia a fumetti Messner. La montagna, il vuoto, la fenice (con Reinhold Messner). Collabora con il manifesto, Il Corriere della Sera e Internazionale.
Le opere scelte
Cortile
Il cortile occupa lo spazio della prima piazza pubblica di Gubbio, posta tra la cattedrale e i palazzi comunali, poi inglobati nella residenza del duca. Ha una inusuale forma trapezoidale, con un numero diverso di arcate e finestre su ciascun lato; verso il monte, non essendoci spazio per il loggiato, vengono impiegati degli archetti pensili. Ogni elemento architettonico è multiplo o sottomultiplo del “piede urbinate” (33,5 centimetri): in questo modo armonia ed equilibrio dominano lo spazio irregolare.
Finestra
Sul cortile di Palazzo Ducale si affacciano le 19 finestre del loggiato, disegnate da Francesco di Giorgio Martini; sono decorate da fregi con stemmi, emblemi e simboli di Federico da Montefeltro. In questo architrave sono scolpiti dei delfini: per la loro intelligenza sono attributo di Apollo, dio di tutte le arti, e richiamano i molteplici interessi culturali del duca tra cui la passione per la musica, per la quale anche questo animale mostra particolare sensibilità.
Salone
Il Salone è l’ambiente più importante del Palazzo. Al tempo di Federico era diviso in due stanze, ciascuna scaldata dal proprio camino; le tracce del divisorio sono ancora ben visibili sui muri perimetrali: in una sala venivano ricevuti gli ospiti illustri, nell’altra si tenevano le feste. Il pavimento è quello originale, costituito da mattonelle con un fiore a quattro petali. Qui sono esposte le belle ante di porta intarsiate con i simboli araldici del duca e gli sportelli dipinti che chiudevano le finestre.
Formella
Queste formelle, poste sotto lo sporto del tetto, definiscono il perimetro della proprietà ducale. Recano uno scudo araldico inquartato: in due cantoni a rilievo si legge FE/DVX (Federico Duca), negli altri due sono poste quattro fiammelle; quest’ultime erano ricamate nell’abito dei giovani appartenenti alla Compagnia della Calza, di cui Federico fece parte durante il soggiorno a Venezia nel 1433. Hanno il lato di 33,5 centimetri, corrispondenti al “piede urbinate”, l’unità di misura che regola tutta la costruzione del Palazzo.
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Luoghi della storia
1
Facciata di Palazzo Ducale verso valle 1
2
Studiolo 2
3
Cortile 3
4
Corridoio 4
5
Anticamera 5
6
Salone di corte 6
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