Feuilleton
Fabio Ramiro Rossin
Il Palazzo Reale di Genova
Genova
Volume 12
Sinossi

Feuilleton è la storia a fumetti che Fabio Ramiro Rossin ha ambientato nel Palazzo Reale di Genova.

Oddone di Savoia fu un giovane principe sfortunato: sognava di viaggiare, ma era malato di rachitismo e fu costretto a subire cure lunghe e dolorose. Palazzo Reale divenne la sua dimora, la sua prigione barocca affacciata sul mare, lontano dal gelo della corte sabauda. Ma Oddone viaggiò comunque, con la mente, grazie al suo coraggio e alla sua voglia di conoscere la bellezza del mondo. E ancora oggi, da Palazzo Reale, i suoi occhi sembrano guardarci con stupita curiosità.

Volume 12
Il Palazzo Reale di Genova

Palazzo Reale è una grande dimora patrizia edificata, accresciuta nel tempo e decorata con splendore, oltre che dai Savoia nell’Ottocento, da due grandi dinastie genovesi: i Balbi, che lo costruirono tra il 1643 ed il 1650, e i Durazzo, che lo ampliarono tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700.

Il palazzo è forse il più vasto complesso architettonico sei-settecentesco a Genova che abbia conservato intatti i suoi interni di rappresentanza, completi delle decorazioni ad affreschi, dei dipinti, delle sculture, degli arredi e suppellettili.

Le volte delle sale sono affrescate da alcuni dei nomi più importanti della decorazione barocca e rococò. Tra gli oltre duecento dipinti esposti nei due piani nobili si trovano opere dei migliori artisti genovesi del Seicento insieme a capolavori dei Bassano, Domenico Tintoretto, Luca Giordano, Antoon van Dyck, Ferdinand Voet e Guercino.

La sala del tesoro
A Genova, quel giorno di novembre, uscire dalla stazione e scorgere l’Hotel Salgari, d’oro e verde come una foresta tropicale, mi ha riportato in un lampo a fianco del Corsaro Nero. I flutti color inchiostro non erano ancora stati versati, ma un po’ corsaro già in quel momento dovevo esserlo, per ricostruire la mappa che portasse al tesoro nascosto: un forziere aperto sul finale di un’avventura non ancora immaginata. Dietro porte e paraventi, per stanze remote, su terrazze scomparse, ho dovuto prima perdere l’orientamento, per poi trovare la doppia anima del Palazzo Reale, riflessa negli specchi incorniciati d’oro e capovolta nell’acqua torbida del ninfeo. Alla fine di una corsa senza inizio, avevo afferrato la mia storia. Il resto è il fumetto che tenete in mano.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Fabio Ramiro Rossin
È nato nel 1983 a Torino. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha animato cartoni per la televisione, per il cinema e per la pubblicità. Ha realizzato un libro per bambini e fumetti per ragazzi, ma disegna per tutti.
Le opere scelte
Clizia (part.)
Filippo Parodi L’artista blocca nel marmo l’istante in cui la ninfa Clizia subisce la metamorfosi in girasole: lumeggiature dorate colgono la corolla del fiore dal bianco della materia, che il Parodi tratta con una sensibilità quasi pittorica. Il soggetto, tratto dal IV libro delle Metamorfosi di Ovidio, evoca il drammatico amore di Clizia per Apollo: il corpo si trasformò in uno stelo, le braccia in foglie e il viso nella corolla del fiore che ancora oggi adora e segue sempre il sole, cioè il girasole.
Sibilla Samia (part.)
G. F. Barbieri detto “il Guercino” La giovane donna, raffigurata con un’espressione assorta e che raccoglie in sé le qualità dell’antica maga, della zingara, della giovane popolana, è la Sibilla Samia, come svela l’iscrizione sul taglio del libro che tiene con la mano sul fianco destro, una delle dodici che la chiesa occidentale riconobbe come profetesse della venuta di Cristo, vissuta attorno al 700 a.C. nell’isola greca di Samo.
Ritratto di Caterina Balbi Durazzo (part.)
Antoon van Dyck La donna raffigurata al centro della tela, con una rosa rossa al lato del viso, una sontuosa veste e i capelli raccolti in uno chignon al quale si avvolgono una coroncina di diamanti e un fascio di piume nere è Caterina Balbi Durazzo dipinta dal venticinquenne Antoon van Dyck, capace di far emergere le qualità essenziali del personaggio ritratto: distinzione aristocratica insieme ad una certa ariosa e giovanile tenerezza. Il dipinto entrò nel palazzo nel 1689 e da quel momento non ha più lasciato la dimora di via Balbi.
Lotta tra Perseo e Fineo (part.)
Luca Giordano L’imponente composizione di Luca Giordano, firmata sul primo gradino in basso a sinistra, è ricca di invenzioni scenografiche e di effetti teatrali e rappresenta uno degli episodi cruciali del mito di Perseo, figlio di Zeus e Danae, in cui salva Andromeda, sua sposa. La donna era però stata promessa a Fineo che, per vendicare il suo rifiuto, irrompe al banchetto di nozze con una schiera di guerrieri. Perseo si difende dall’aggressione esponendo la testa della Gorgone Medusa, che con gli occhi pietrifica i nemici.
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Luoghi della storia
1
Ingresso da via Balbi 1
2
Scalone est 2
3
Scala interna 3
4
Terrazza Reale 4
5
Ponte Reale 5
6
Sala del trono 6
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