Il tema di Ascanio
Taddei e Angelini
Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Roma
Volume 34
Sinossi

Il tema di Ascanio è la storia a fumetti che Marco Taddei e Simone Angelini hanno ambientato nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo.

Che guaio, povero Ascanio! Nella confusione, tra la folla dei turisti, ha perso di vista compagni di classe e insegnanti. E adesso come riuscirà a fare il tema sulla visita a Castel Sant’Angelo? Per fortuna arriva uno strano tipo, un piccoletto che ridacchia di continuo e si offre di fargli da guida. Ci sarà da fidarsi? Ma sì, quante cose sa questo nuovo amico… e quanti personaggi gli fa incontrare! Cellini, Giordano Bruno, Beatrice Cenci, perfino un papa. Ma la sorpresa più grande Ascanio la troverà alla fine… di una gita davvero indimenticabile!

Volume 34
Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo

Castel Sant’Angelo deve il suo nome a una leggenda medievale: nel 590 l’Arcangelo Michele apparve proprio qui a Papa Gregorio Magno per annunciare la fine di una pestilenza. La sua storia in realtà è molto più antica, fu infatti l’Imperatore Adriano a farlo edificare nel II secolo d.C. come mausoleo, ovvero come edificio destinato ad accogliere le spoglie sue e dei suoi discendenti: di qui l’altro nome con cui è conosciuto, Mole Adriana. Nel corso dei secoli, a differenza di altri monumenti romani che caddero in rovina, il mausoleo continuò a vivere attraverso una serie ininterrotta di trasformazioni passando da sepolcro a fortezza inespugnabile, da carcere a splendida dimora rinascimentale, da caserma a Museo Nazionale. Visitare Castel Sant’Angelo, dunque, significa ripercorrere d’un fiato tutta la storia di Roma, la “città eterna”.

A Castel Sant’Angelo ci si sta come un Papa
Castel Sant’Angelo è un luogo per prima cosa pieno di storie. Più che i luoghi, i dettagli, gli spazi, ci hanno colpito le storie. Le crude vicende dei papi e quelle disperate dei prigionieri, Clemente VII che si gode l’acqua calda mentre Roma è assediata dai Lanzichenecchi, Benvenuto Cellini che scappa con una corda troppo corta e si rompe una gamba. L’ironia che un antico mausoleo divenga un luogo strapieno di vita e di vite, soprattutto. Le sue mura, che hanno tenuto a bada decine e decine di eserciti. E poi: la loggia di Giulio II; il clavicembalo, strimpellatoio papale; le scimmie dell’affresco nel salone di rappresentanza di Paolo III; le ricche cantine, così vicine alle galere; la terrazza e i suoi inspiegabili oblò; il raggio fotonico del cielo di Roma.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Taddei e Angelini
Marco Taddei (Vasto, 1979) scrittore. Simone Angelini (Pescara, 1980) fumettista. La loro collaborazione dà vita ad ANUBI (GRRRz, 2015), premiato a Napoli COMICON 2015 dai lettori di La Repubblica XL e nel 2016 Premio Boscarato come “Miglior Fumetto Italiano” al TCBF. Dopo l’apparizione del personaggio di Anubi in alcune storie inedite su Linus, nel 2016 è il turno di Malloy e di Storie Brevi e Senza Pietà (Panini Comics). Nel 2018 con Coconino Press - Fandango pubblicano Horus e rieditano Anubi, mentre nel 2019 esce 4 Vecchi di merda, un fumetto horror. Attualmente lavorano al loro prossimo graphic novel: Enrico.
Le opere scelte
Sala Paolina
La Sala Paolina era l’ambiente di rappresentanza dell’appartamento papale di Paolo III Farnese, il papa della Controriforma, in cui venivano ricevuti gli ospiti. Fu decorata tra il 1545 e il 1547 da Perin del Vaga e i suoi numerosi collaboratori con episodi della vita di Alessandro Magno, chiara allusione al nome del papa, Alessandro Farnese, con le storie di San Paolo e la raffigurazione delle virtù cardinali. Vi sono riprodotte anche le figure di Adriano e San Michele Arcangelo.
Elmo di Bolzano
Nell’armeria di Castel Sant’Angelo è conservato uno dei più antichi elmi pentolari a sommità piatta del tipo a “staro”, così definiti per la somiglianza con la forma del recipiente cilindrico utilizzato nell’antichità per misurare le granaglie. L’esemplare proviene, secondo la tradizione, da un castello nei pressi di Bolzano e doveva appartenere a un cavaliere dell’Ordine Teutonico della fine del Duecento.
Stufetta di Clemente VII
La Stufetta o Bagnetto di Clemente VII è un piccolo vano rettangolare con vasca fornito di un sofisticato impianto di riscaldamento, realizzato ad imitazione delle terme romane e collegato ad un forno che si affacciava sull’adiacente Cortile di Leone X. La Stufetta, usata come bagno per l’appartamento papale, fu decorata su commissione di Papa Clemente VII Medici da Giovanni da Udine, allievo di Raffaello e specializzato nella decorazione a grottesche.
Statua di San Michele Arcangelo
Al centro del Cortile dell’Angelo domina la statua di San Michele Arcangelo, attribuita allo scultore e architetto Raffaello da Montelupo, caro a Papa Paolo III. Questa statua è l’unica pervenutaci tra le numerose sculture, raffiguranti l’Arcangelo, poste in origine sulla sommità del Castello e trasferita nel Settecento nel cortile in cui si trova tuttora. Nel 1660 fu restaurata da Gian Lorenzo Bernini dopo un grave danneggiamento.
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Luoghi della storia
1
Ponte Sant’Angelo 1
2
Passetto di Borgo 2
3
Loggia di Giulio II 3
4
Bagnetto di Clemente VII 4
5
La Cagliostra 5
6
Terrazza dell’Angelo 6
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