Io più fanciullo non sono
Lorena Canottiere
I Musei Reali
Torino
Volume 9
Sinossi

Io più fanciullo non sono è la storia a fumetti che Lorena Canottiere ha ambientato nei Musei Reali.

Da piccolo era gracile, malaticcio, sempre deriso dai bulli. Eppure Eugenio di Savoia-Soissons non smise mai di crederci: a dispetto di tutti, sarebbe diventato un grande guerriero. Un principe condottiero di eserciti e anche un filosofo, amante dei libri e uomo di vasta cultura. Oggi la sua statua equestre parla a Giovanni, un ragazzo un po’ introverso che si trova in gita con la scuola ai Musei Reali. E, a quanto pare, Eugenio e Giovanni hanno parecchie cose da dirsi…

Volume 9
I Musei Reali

I Musei Reali si trovano nel cuore di Torino e propongono un percorso tra storia, arte e natura con testimonianze che vanno dalla Preistoria al Novecento. Il Palazzo Reale, già principale residenza dei Savoia, conserva decorazioni, arredi e oggetti preziosi che illustrano la storia della famiglia e lo splendore della vita di corte. Attraverso la Sala del Medagliere si accede all’Armeria Reale, che ospita una ricchissima collezione di armi e armature. L’Armeria è collegata alla Biblioteca Reale fondata da Carlo Alberto che acquistò numerosi volumi e disegni, tra i quali l’autoritratto di Leonardo da Vinci. La Galleria Sabauda conserva dipinti delle principali scuole europee e accoglie la collezione fiamminga del Principe Eugenio di Savoia-Soissons. Nel piano sotterraneo della Manica Nuova, il Museo di Antichità, con reperti archeologici provenienti da scavi del territorio piemontese, tra i quali il Tesoro di Marengo. L’insieme è completato dai Giardini Reali.

A dir poco Reali!
Visitare i Musei Reali è stato un viaggio in infiniti universi paralleli. Passando dai corridoi in clandestina penombra del Museo d’Antichità agli intarsi dorati degli Appartamenti della Regina, piuttosto che ai pennacchi delle armature in quel passaggio trionfale che è l’Armeria, mi sono sentita una viaggiatrice curiosa, alla Doctor Who. Mi è sembrato strano non incontrare di persona Eugenio, suo cugino Amedeo, il cuoco che inventò per lui i grissini, una dama di corte o Beaumont, in maniche di camicia, indaffarato a dipingere ali di farfalla agli angeli sui soffitti. Non ho mai avuto la sensazione di essere sola e il fatto è che non c’è niente di “passato” lì dentro, Palazzo Reale è vivo e chi non lo capisce... beh, forse è una cariatide!
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Lorena Canottiere
After publishing comics in Il Corrierino, Schizzo Presenta, Mondo Naif, Focus Junior, ANIMAls, Slowfood, Internazionale, and La Lettura for Corriere della Sera, she has worked as an illustrator for Italy’s top publishing companies. She has made forays into advertising and theatre, as well as designing covers for music CDs, and voodoo dolls. Her most recent graphic novels include: Marmocchi (Diabolo Edizioni), Oche - Il sangue scorre nelle vene and Verdad, which came out with Coconino Press - Fandango, and Genova per noi (ComicOut). Verdad was the unanimous winner of the Gran Prix Artemisia 2018 in France.
Le opere scelte
Armatura (part.)
Manifattura giapponese Nell’Armeria Reale si conservano tre armature giapponesi complete. Questa è databile tra la fine del XV secolo e il primo quarto del XVIII e fu donata a Vittorio Emanuele II dall’Imperatore Meiji nel 1869, poco dopo la firma del Trattato di Amicizia e Commercio tra il Regno d’Italia e il Giappone. Si compone di molti materiali diversi, dalla seta al cuoio, dalla lacca al rame dorato, e appartiene al tipo Do-Maru, un equipaggiamento leggero indossato per lo scontro a piedi.
Venere (part.)
Sandro di Mariano Filipepi detto “Botticelli” In Galleria Sabauda è esposta la Venere dipinta da Sandro Botticelli, pittore fiorentino vissuto nel Rinascimento. L’opera, donata al museo dal collezionista Riccardo Gualino nel 1930, rappresenta la giovane divinità in una posa simile a quella della Nascita di Venere degli Uffizi¸ dipinta dallo stesso artista. A quel tempo, infatti, questo stesso soggetto fu più volte riprodotto da Botticelli e dai suoi allievi.
Codice sul volo degli uccelli (part.)
Leonardo da Vinci Nella Biblioteca Reale di Torino è custodito il Codice sul volo degli uccelli (1505-1506), un quaderno di piccolo formato in cui Leonardo da Vinci documenta e illustra i suoi studi basati sull’osservazione del volo degli uccelli. L’artista-scienziato, che scrive in senso contrario e utilizza il quaderno partendo dal fondo, elabora una propria e moderna teoria, fino a progettare le sue famose macchine volanti.
Sala del trono
Fine XVII – inizi XIX secolo Al primo piano di Palazzo Reale, nell’Appartamento di rappresentanza, dopo aver attraversato tre anticamere, anticamente sorvegliate da guardie, si giunge nella Sala del trono del re: il luogo di ricevimento ufficiale. Il trono è decorato dalla corona reale e da teste di leone, allusione alla forza, il colore dominante è il rosso, simbolo di nobiltà. Lungo le pareti e sullo schienale, il monogramma CA ci ricorda che Carlo Alberto di Savoia fece rimodernare la Sala nel 1831.
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