L’immaginifico Signore
Giacomo Nanni
L’Istituto Centrale per la Grafica
Roma
Volume 51
Sinossi

L’immaginifico Signore è la storia a fumetti che Giacomo Nanni ha ambientato nell’Istituto Centrale per la Grafica.

Stampe, disegni, capolavori dell’incisione: in queste immagini sono riprodotte la grandezza e la magnificenza di Roma. I monumenti, le vedute, le scene del passato e quelle della vita di tutti i giorni: un tesoro in miniatura. Un condensato di bellezza e di memorie. Lo sapevano anche certi mercanti inglesi, che stavano per comprarsi la famosa stamperia De Rossi e tutta la sua collezione. C’è voluto l’intervento di un papa, per trattenere quel patrimonio in città. Si chiamava Clemente XII: era anziano e pieno di acciacchi, ma innamorato dell’arte. Questa è la sua storia…

Volume 51
L’Istituto Centrale per la Grafica

È un museo, perché conserva opere d’arte grafica, cioè disegni, incisioni, matrici, fotografie e video d’artista, ma è anche un’officina, un laboratorio, perché nella stamperia storica, grazie ai calcografi che lavorano con gli antichi torchi, è ancora possibile stampare le matrici con i metodi tradizionali.

Le incisioni, richieste dai turisti e dai pellegrini che visitavano Roma, erano ricordi di viaggio poco costosi e facili da trasportare e contribuivano a diffondere l’immagine della città quando ancora non esisteva la fotografia, e non si facevano i selfie! Oggi sono importanti testimonianze del passato che documentano famose opere d’arte, scene di vita e luoghi che sono cambiati o che non esistono più.

La fontana segreta
Tutti molto gentili ad accoglierci, ma abbiamo la sensazione di perderci qualcosa d’importante, che ci stiano mostrando solo quello che vogliono per coprire un segreto di inestimabile valore. Siamo curiosi, ma durante la prima parte del percorso non riusciamo a goderne appieno, finché non cominciamo a fare l’abitudine a quella sensazione. Allora siamo impressionati soprattutto da una storia: il passaggio dall’incisione su rame alla fotografia e le tecniche usate per riprodurre le fotografie sui quotidiani del diciannovesimo secolo. C’è un’incisione ottocentesca che riproduce la Monna Lisa di Leonardo, ma sembra una foto. Se sali ancora di un piano puoi vedere la Fontana di Trevi dalla prospettiva opposta dalla quale tutti gettano le monetine e per un attimo fai parte della fontana e del segreto che non ti aspettavi.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Giacomo Nanni
Nato nel 1971 a Rimini. Pubblica le sue prime illustrazioni nel 1996 sulla rivista Mano. Nel 2005 vince il Gran Guinigi di Lucca Comics & Games 2005 per la “Miglior storia breve” con La più bella cosa. I suoi libri sono editi in Francia e in Italia: Storia di uno che andò in cerca della paura, la trilogia Cronachette, La vera storia di Lara Canepa, Casanova, Vince Taylor n’existe pas su testi di Maxime Schmitt, Prima di Adamo in occasione della sua personale A Tratti all’Accademia di Belle Arti di Bologna per BilBOlbul. Nel 2018 escono Atto di Dio e Nel mirino con Thomas Gosselin. Collabora con importanti testate internazionali. Vive a Parigi.
Le opere scelte
Studio di panneggio (part.)
Leonardo da Vinci Si tratta di uno dei capolavori della grafica di Leonardo, datato agli anni in cui entrò come giovane apprendista nella bottega di Verrocchio. Qui gli allievi, tra i molti compiti, studiavano anche gli effetti prodotti dalla luce sulle stoffe. La figura inginocchiata (1473-80 ca.) è stata messa in relazione con l’angelo della celebre Annunciazione degli Uffizi. La tecnica utilizzata è particolare: l’artista non ha usato una matita ma una punta di metallo (stilo) che lascia sulla carta un segno grigio argentato.
Fontana dell’Acqua Vergine detta di Trevi
Giovanni Battista Piranesi La matrice (1773) fa parte della serie Vedute di Roma ed è una delle prime testimonianze visive della fontana che, iniziata nel 1732 da Clemente XII Corsini, fu terminata solo nel 1762. La lastra fa parte del Fondo Piranesi. Questo prestigioso nucleo di rami (1000 ca.) fu portato a Parigi nel 1799 da Francesco, figlio dell’artista, fuggito per aver aderito alla Repubblica Romana. La Calcografia Camerale acquistò nel 1839 dall’editore parigino Firmin Didot le matrici che, giunte via mare a Civitavecchia in 25 casse, furono poi trasferite a Roma con una scorta armata.
Cristo giudice con Madonna e santi (part.)
Giorgio Ghisi Si tratta di una delle dieci stampe che compongono la grande incisione del Giudizio Universale di Michelangelo realizzata a bulino da Giorgio Ghisi intorno al 1549. Le matrici in rame dell’opera, dal formato irregolare e diverse le une dalle altre, appartenevano al Fondo De Rossi e sono conservate nella Calcoteca dell’Istituto. Si tratta di una delle più fedeli riproduzioni dell’affresco, perché mostra il suo aspetto prima che il papa facesse coprire alcuni nudi.
Alfa Romeo sul circuito della Targa Florio (1924)
Studio fotografico Meurisse, Parigi La fotografia ritrae l’Alfa Romeo RL TF sul circuito della 15ma Targa Florio, nel 1924. Guidata dal conte fiorentino Giulio Masetti, la vettura si classificò seconda in una delle più antiche corse automobilistiche del mondo, e una delle più dure per la difficoltà del tracciato, sulle strade strette e tortuose delle Madonie, in Sicilia. Fondatore della corsa nel 1906 fu il palermitano Vincenzo Florio, esponente della ricca famiglia di imprenditori siciliani, grande appassionato di automobili e affascinato dal nuovo mezzo di locomozione. La Targa Florio è cessata nel 1977.
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Luoghi della storia
1
Fontana di Trevi 1
2
Sala Dante 2
3
Sala delle Adunanze 3
4
Sala consultazione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe 4
5
Stamperia storica 5
6
Esedra 6
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