Metauros è la storia a fumetti che Federico Manzone ha ambientato nel Museo Archeologico Nazionale Metauros di Gioia Tauro.
Tonino non sa proprio come fare. L’anziano custode ne ha visti di tipi strani, ma questi due li battono tutti. Sono entrati nel museo senza pagare il biglietto, dicono di chiamarsi Ermes e Pan e di essere due divinità… vanno in giro per le sale, frugano ovunque e hanno perfino rotto un’anfora. Se lo scopre la direttrice! I due, però, gli raccontano di avere una missione precisa. Devono ritrovare il famoso vaso di Pandora e recuperare qualcosa di molto importante: lo vuole Zeus in persona. Chissà se Tonino saprà aiutare gli antichi dei greci?
Il Museo allestito presso Palazzo Baldari narra la storia di Métauros. La città fondata dal centro coloniale di Zancle, odierna Messina, ebbe un ruolo importante per gli scambi commerciali che dalla Grecia raggiungevano il sud ed il centro della nostra penisola, come documentato dalle diverse tipologie di reperti rinvenuti in occasione delle campagne di scavo fin qui condotte. Il percorso espositivo illustra le importanti scoperte fatte nell’area della grande necropoli utilizzata dagli abitanti di Métauros dal VII al V secolo a.C. e, dopo un periodo di abbandono, utilizzata nuovamente tra II e III secolo d.C., i cui corredi erano costituiti da oggetti di importazione e di produzione locale. Uno spazio museale è dedicato anche alle testimonianze di età romana e di età medievale.