Naumachia
Luca Negri
Il Complesso Monumentale della Pilotta
Parma
Volume 28
Sinossi

Naumachia è la storia a fumetti che Luca Negri R.S.M. ha ambientato nel Complesso Monumentale della Pilotta.

La Seconda C è in gita al Palazzo della Pilotta. Ma la professoressa sembra scomparsa, il posto appare deserto e dieci compagni di classe si ritrovano soli a vagare tra saloni, portici e giardini. Perché non fare un gioco, allora? Ragazze e ragazzi si immaginano adulti, ciascuno con una nuova identità. Amori, amicizie, rivalità nascono e muoiono in un attimo, finché tutti si ritrovano nel Teatro Farnese, per recitare un intrigo internazionale. C’è una storia, poi dentro un’altra storia, che diventa un’altra storia ancora… Ma in fondo, non è questo che succede nei musei?

Volume 28
Il Complesso Monumentale della Pilotta

Il Complesso Monumentale della Pilotta, imponente edificio situato nel centro storico di Parma, fu fatto costruire dalla famiglia Farnese, che governò la città dal 1545 fino all’inizio del XVIII secolo, per ospitare i servizi della corte: le scuderie, il fienile, i magazzini, la rimessa per le carrozze, il guardaroba, la Sala dell’Accademia, una grandiosa sala d’armi poi trasformata in teatro di corte, la biblioteca e parte delle raccolte d’arte e di antichità farnesiane. Il nome deriva da “pelota”, un gioco con la palla che si praticava nei suoi cortili durante le feste della corte. Visitare oggi il Complesso della Pilotta consente di scoprire il Teatro Farnese, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoni, luoghi ricchi di storia e di grandi tesori, pitture, sculture, manoscritti e rari reperti archeologici.

Il centro del labirinto
Il Complesso è un affare complesso. Lo dice il nome stesso. Lo spazio è tanto, e le stanze si susseguono senza fine. Il dedalo si attorciglia attorno al perno centrale del cortile; basta salire una scala e ti ritrovi nella biblioteca, poi svolti a destra un paio di volte ed ecco il teatro. Sul muro c’è scritto che nel 1628 la cavea è stata allagata per allestire naumachie, straordinarie battaglie navali inscenate per divertimento. Difficile da credere, ma il cuore di questo articolato sistema di musei ha assistito al naufragio di imbarcazioni da guerra. Il teatro è neutro, un ambiente vissuto dagli attori e un mare in tempesta, una matrioska di identità e aspirazioni contrastanti. Si tratta di un labirinto composto da una sola stanza, un piccolo Aleph di Borges, per capirci. Ebbene, come ci si può smarrire in un’unica stanza? È davvero possibile farlo? Che contraddizione sarebbe...
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Luca Negri R.S.M. (Regular Size Monster)
Luca Negri è nato a Novara nel 1993 ed è un fumettista, illustratore e videomaker. Diplomatosi a Milano in Nuove tecnologie per l’arte all’Accademia di Brera, nel 2015 entra nel collettivo Sbucciaginocchi, grazie al quale comincia a pubblicare i suoi primi racconti brevi. Vince il Premio Boscarato al TCBF 2018 come “Miglior esordiente” con il suo primo libro a fumetti Storie di uomini intraprendenti e di situazioni critiche, pubblicato per Progetto Stigma (Eris Edizioni). Regular Size Monster è il nome della sua pagina Facebook che deriva dalla passione per l’omonima serie cinematografica del regista Shin’ya Tsukamoto.
Le opere scelte
Teatro Farnese
Giovan Battista Aleotti detto “l’Argenta” Al primo piano della Pilotta si trova il Teatro Farnese, un ambiente spettacolare che conserva ancor oggi il ricordo della fastosa vita di corte. Voluto da Ranuccio I per celebrare la visita a Parma del Granduca Cosimo II de’ Medici nel 1618, il Teatro fu inaugurato solo nel 1628 per le nozze di Odoardo I Farnese e Margherita de’ Medici. Per i festeggiamenti fu realizzato un grandioso spettacolo che si concludeva con una naumachia nella platea allagata da una enorme quantità d’acqua.
La Scapiliata (part.)
Leonardo da Vinci In questo dipinto della Galleria Nazionale, Leonardo da Vinci raffigura una fanciulla dall’aria assorta e il sorriso appena accennato, detta la “Scapiliata” per via del vento che sembra muoverle i capelli. Realizzato verso la fine del Quattrocento su una piccola tavola in legno di noce, si tratta di un’opera non finita in cui l’artista grazie ad un sapiente gioco di sfumature descrive il viso dai lineamenti delicati e dolcissimi, con la linea appena accennata delle spalle, esprimendone emozioni e “moti dell’animo”.
Ercole
Fine I secolo d.C. Questa statua colossale alta quasi quattro metri rappresenta Ercole, l’eroe della mitologia greca che grazie alla sua forza eccezionale riuscì a superare le famose “dodici fatiche”, come racconta il mito. Ercole è raffigurato in piedi con i suoi attributi: appoggiata sul braccio sinistro la pelle di leone, a ricordare la sconfitta del Leone di Nemea, mentre a destra, vicino a un tronco d’albero, si vede parte della clava dai caratteristici nodi. La statua, insieme a quella di Dioniso, fu trovata agli inizi del Settecento sul colle Palatino a Roma e poi inviata a Parma dai duchi Farnese.
Maria Luigia d’Asburgo
Antonio Canova Napoleone in persona commissionò nel 1810 a Canova il ritratto in marmo di Maria Luigia d’Austria, divenuta da poco sua moglie e imperatrice dei francesi. L’artista la raffigurò a grandezza naturale in veste della dea Concordia (a ricordare il suo ruolo di “pacificatrice” tra Francia e Austria) seduta sul trono con lo scettro nella mano destra e una patena nella sinistra. La nobile monumentalità della figura, ripresa dai modelli classici, si fonde con la naturalezza e il realismo dei dettagli sottolineando la grandezza di Canova, che fu il più grande scultore dell’Ottocento.
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Luoghi della storia
1
Biblioteca Palatina 1
2
Famiglia di Don Filippo Borbone 2
Giuseppe Baldrighi
3
Ercole 3
Scultore di età flavia
4
Maria Luigia d’Asburgo 4
Antonio Canova
5
Schiava Turca 5
Francesco Mazzola detto “il Parmigianino”
6
Teatro Farnese 6
Giovan Battista Aleotti detto “l’Argenta”
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