Non dimenticarti di me è la storia a fumetti che Lorenzo Ghetti ha ambientato nel Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Tavio, la guida. Ale, la custode. Mary, la viaggiatrice. Devono intrufolarsi nel Museo di Capodimonte, senza dare nell’occhio e, una volta dentro, portare a termine la propria missione. Ma il varco è rimasto aperto troppo a lungo e il viaggio nella dimensione parallela si rivela pieno di insidie. Oloferne ha perso la testa e non sembra amichevole, ed Ercole è indeciso sul da farsi, come di fronte a un bivio. Saranno infine eroiche, le loro imprese?
Visitare la Reggia di Capodimonte, aperta al pubblico come museo nel 1957 e fondata nel 1738 da Carlo di Borbone per ospitare la collezione ereditata dalla madre Elisabetta Farnese, equivale a sfogliare un manuale della storia dell’arte dal Duecento al Novecento, fino all’arte contemporanea con oltre 47.000 opere d’arte.
Nelle 126 gallerie distribuite su tre livelli principali, oltre al piano terra e i mezzanini, si incontrano capolavori di artisti di ogni scuola pittorica italiana, quella toscana, veneziana, emiliana, napoletana, romana ma anche importanti presenze straniere come Bruegel, van Dyck e altri fiamminghi.
E poi le sculture, dai busti rinascimentali alle opere moderne, la raccolta grafica del ricchissimo Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e gli oggetti preziosi delle collezioni Borgia e De Ciccio.