Ramarro nel giardino sospeso
Sara Colaone
Il Palazzo Ducale di Mantova
Mantova
Volume 20
Sinossi

Sara Colaone – Ramarro nel giardino sospeso

Anno 2036. Fuori c’è una guerra, l’ennesima, col suo carico di violenza e distruzione. A Palazzo Ducale, nel labirinto di stanze e corridoi, gli affreschi e i bassorilievi si animano. Silenziose figure si muovono, animali parlanti bisbigliano: sono i custodi della bellezza, dell’armonia e della conoscenza, da secoli votati a difendere l’essenza più pura del mondo. Stanno aspettando Ramarro, un ragazzo di tredici anni, che deve portare loro un dono pregiato e prezioso. Riuscirà a sfuggire ai soldati e a compiere la sua missione?

Volume 20
Il Palazzo Ducale di Mantova

Un palazzo non è una semplice casa; quello dei signori di Mantova comprende un migliaio di locali come sale, gallerie, stanze di piccole e grandi dimensioni. Vieni a vedere! Scopri dove ha vissuto la famiglia Gonzaga dal 1328 al 1707. La loro residenza si affaccia sull’antica piazza San Pietro e si sviluppa in piano e in alzato fra cortili, piazze e giardini, come se fosse una piccola città nella città di Mantova, che i Gonzaga governarono prima con il titolo di Capitani del popolo, poi con quello di Marchesi, infine con quello di Duchi. Oggi il loro palazzo è diventato un museo statale, dotato di autonomia, che conserva e racconta le testimonianze e i documenti della storia dell’uomo.

La naturale bellezza di Palazzo Ducale
A Palazzo ci si va con scarpe buone, che ti consentano di metterti in punta di piedi o di piegarti in basso per scorgere una scimmietta scolpita sullo stipite dello studiolo di Isabella. Ha un colletto a pieghe, la scimmia. Che fa? Cerca di infilarsi un paio di stivali e si guarda allo specchio... che fa, veramente? Questa è una delle tante domande che ogni opera e ambiente del Palazzo sembra rivolgerti, mentre ci cammini dentro e fuori. Ed è proprio l’idea del dentro e del fuori che mi ha colpita. La luce entra in mille modi diversi e proietta la natura sugli affreschi, meravigliosi, che sembrano riprendere i colori mutevoli e indefinibili dell’esterno. Si vive immersi nella luce e nelle storie, rincorrendole da una parete all’altra, fino a fartele consumare, le scarpe.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Sara Colaone
È autrice di fumetti e illustratrice. Tra i suoi graphic novel ricordiamo Leda, con L. de Santis e F. Satta (Coconino Press - Fandango), che le ha valso nel 2017 il Gran Guinigi come “Miglior disegnatrice”; In Italia sono tutti maschi, con L. de Santis, libro che ha vinto il Premio Micheluzzi nel 2009; Ariston, con L. de Santis (Oblomov, 2018) e Anna, con L. Tortolini (BAO Publishing, 2019). Nel 2017 realizza il suo albo illustrato Mamma ritorna sempre a casa (Fatatrac). Insegna Disegno all’Accademia di Belle Arti, collabora con il MOdE dell’Università di Bologna e come illustratrice per importanti riviste in Italia e all’estero.
Le opere scelte
L’età di Gianfrancesco, primo marchese
Antonio Pisano detto “Pisanello” In Corte Vecchia si trova la sala dipinta da Antonio Pisano con un ciclo cavalleresco, mai concluso, che glorificava Gianfrancesco Gonzaga, nominato nel 1433 primo marchese di Mantova dall’Imperatore Sigismondo di Hohenzollern. L’artista dipinse i mitici cavalieri della tavola rotonda di Re Artù alla ricerca del Sacro Graal. Della santa reliquia i Gonzaga proclamavano così il possesso, in seguito alle gesta del soldato romano Longino. Costui infatti portò a Mantova il vaso in cui aveva raccolto il sangue fuoriuscito dal costato di Cristo, trafitto sul Golgota con la sua stessa lancia.
La famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità
Sir Pieter Paul Rubens Il dipinto venne sezionato nel 1801 in più porzioni, molte delle quali poi disperse. Il museo di Palazzo Ducale espone la parte centrale dell’opera raffigurante il Duca Vincenzo Gonzaga con Eleonora de’ Medici e i defunti genitori dell’illustre committente: Guglielmo Gonzaga e Eleonora d’Austria. Rubens aveva inoltre effigiato alle spalle di Vincenzo i suoi tre figli maschi con due alabardieri e alle spalle di Eleonora de’ Medici, le due figlie di Vincenzo: Margherita e Eleonora, attorniate da armigeri. La ricomposizione della pala assomiglia ad un puzzle in cui mancano numerose tessere.
Camera dello Zodiaco
Lorenzo Costa il Giovane Il soffitto raffigura le costellazioni dell’emisfero boreale visibili a Mantova il 24 aprile 1538 al momento della nascita di Guglielmo Gonzaga; il 26 aprile 1561, all’arrivo della sposa Eleonora d’Austria in Mantova; il 7 aprile 1563, giorno del battesimo dell’erede Vincenzo. In Aprile la vegetazione si schiude e al centro della volta Astrea, con le spighe in mano, e Artemide, (gravida/piena), assisa sul carro trainato da cani, alludono ai temi della gestazione, della fecondità nel ciclo delle stagioni, delle fasi lunari, dei mesi dell’anno in forma di segni zodiacali.
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Luoghi della storia
1
Appartamento dei Nani 1
2
Sala di Manto 2
3
Sala dei Fiumi 3
4
Giardino dei Semplici 4
5
Sigismondo Gonzaga 5
dalla Camera degli Sposi di Andrea Mantegna
6
Appartamento del Paradiso 6
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