Sisaia è la storia a fumetti che Alessandro Sanna ha ambientato nel Museo Archeologico Nazionale “G. Asproni” di Nuoro.
La luna è alta nel cielo. Dopo aver camminato a lungo, la sciamana ha deciso di fermarsi e accendere un fuoco. È arrivato il momento di chiamare a raccolta i guerrieri. E loro arrivano, un po’ alla volta, rispondendo al segnale. Si dispongono ordinatamente su due file, le lance in pugno, vicino alle fiamme che brillano nel buio. Sono pronti ad ascoltare la giovane sacerdotessa. Lei ha chiuso gli occhi, ma… un momento! Sta succedendo qualcosa di imprevisto. Siamo sicuri che le cose siano andate proprio così, quella notte di 3.800 anni fa?
Il Museo Archeologico Nazionale di Nuoro racconta la storia della Sardegna attraverso l’esposizione di alcuni tra i più importanti reperti rinvenuti negli scavi della provincia di Nuoro, che occupa la parte centro orientale dell’Isola. L’esposizione inizia con una sezione paleontologica, in cui è possibile vedere i resti di alcune specie animali oggi estinte, e prosegue attraverso le fasi prenuragica, nuragica e romana fino a quella medievale.
Tra gli elementi più importanti sono lo scheletro di Sisaia, una donna dell’età del bronzo sopravvissuta ad un intervento di trapanazione cranica; collane e oggetti di abbellimento personale in ambra, in osso o in conchiglia; una importante collezione di bronzetti provenienti dai principali luoghi di culto nuragici; vasi e iscrizioni che mostrano la profondità della penetrazione romana all’interno dell’Isola, e molto altro ancora…