Un fuoco nella notte è la storia a fumetti che Andrea Ferraris ha ambientato nel Museo Preistorico dei Balzi Rossi.
Una famiglia in cammino, alla ricerca di una nuova vita. Ma c’è un confine da attraversare. Bisogna stare nascosti. Una grotta affacciata sul mare offre un momentaneo rifugio. Un fuoco acceso dona calore e conforto nella notte. Mamadou è solo un ragazzo: non capisce perché il padre è così nervoso e lo sgrida se si attarda a giocare. Eppure, alla luce delle fiamme, strane incisioni appaiono nella roccia e gli parlano di una storia antica: un’altra famiglia è passata di lì, con un ragazzino proprio come lui. Tutto questo è già successo, quarantacinquemila anni fa…
È dalla metà del 1800 che si conducono ricerche archeologiche presso le grotte dei Balzi Rossi.
Le complesse stratigrafie archeologiche che sono state messe in luce nelle numerose grotte e ripari testimoniano la frequentazione dell’uomo a partire dal Paleolitico inferiore (230.000 anni fa) fino a quello superiore (11.000 anni fa).
In particolare è dal Paleolitico superiore che le grotte furono utilizzate come sepolcreto; nel corso delle ricerche degli ultimi due secoli sono stati recuperati sedici individui, deposti singolarmente o in tomba multipla. Di queste sepolture, tredici si datano ad un periodo compreso tra 25.000 e 23.000 anni fa mentre tre, più tarde, risalgono ad un periodo tra 12.300 e 11.000 anni fa.
Le vicende storiche legate a questo sito di confine, hanno fatto sì che molti di questi scheletri siano distribuiti in numerosi musei europei.