Un fuoco nella notte
Andrea Ferraris
Il Museo Preistorico dei Balzi Rossi
Ventimiglia
Volume 35
Sinossi

Un fuoco nella notte è la storia a fumetti che Andrea Ferraris ha ambientato nel Museo Preistorico dei Balzi Rossi.

Una famiglia in cammino, alla ricerca di una nuova vita. Ma c’è un confine da attraversare. Bisogna stare nascosti. Una grotta affacciata sul mare offre un momentaneo rifugio. Un fuoco acceso dona calore e conforto nella notte. Mamadou è solo un ragazzo: non capisce perché il padre è così nervoso e lo sgrida se si attarda a giocare. Eppure, alla luce delle fiamme, strane incisioni appaiono nella roccia e gli parlano di una storia antica: un’altra famiglia è passata di lì, con un ragazzino proprio come lui. Tutto questo è già successo, quarantacinquemila anni fa…

Volume 35
Il Museo Preistorico dei Balzi Rossi

È dalla metà del 1800 che si conducono ricerche archeologiche presso le grotte dei Balzi Rossi.

Le complesse stratigrafie archeologiche che sono state messe in luce nelle numerose grotte e ripari testimoniano la frequentazione dell’uomo a partire dal Paleolitico inferiore (230.000 anni fa) fino a quello superiore (11.000 anni fa).

In particolare è dal Paleolitico superiore che le grotte furono utilizzate come sepolcreto; nel corso delle ricerche degli ultimi due secoli sono stati recuperati sedici individui, deposti singolarmente o in tomba multipla. Di queste sepolture, tredici si datano ad un periodo compreso tra 25.000 e 23.000 anni fa mentre tre, più tarde, risalgono ad un periodo tra 12.300 e 11.000 anni fa.

Le vicende storiche legate a questo sito di confine, hanno fatto sì che molti di questi scheletri siano distribuiti in numerosi musei europei.

Hotel Balzi Rossi
Davanti alla parete rocciosa dei Balzi Rossi ne sono successe di cose... Ad un certo punto il mare era addirittura sparito. Si era preso una vacanza, ritirandosi chissà dove, lasciando spazio al caldo e ad una distesa di terra abitata da animali africani. In quella parete di roccia si affacciavano diversi “appartamenti”, piccole grotte utilizzate dai nostri antenati, migliaia di anni fa. Dentro quelle cavità si accendevano fuochi per riscaldare la notte, si preparava la cena con quello che si era riuscito a cacciare, si disegnava sui muri. Nella mia storia la ricostruzione umana del ragazzo preistorico è di fantasia, ma ai nostri giorni, dentro quegli appartamenti, quei fuochi continuano ad essere accesi per riscaldare altri uomini. Gente di passaggio, come tutti noi.
AUTORE DI QUESTO FUMETTO
Andrea Ferraris
Nel 1992 comincia a disegnare per Disney Italia storie di Topolino e Paperino. Dal 2007 inizia a collaborare con Egmont, editore danese, realizzando avventure di Donald Duck. Disegna illustrazioni e fumetti per Alias, La Lettura de Il Corriere della Sera, il manifesto, Internazionale. Per Tunuè nel 2008 pubblica Bottecchia su testi di Giacomo Revelli. Si trasferisce a Parigi dove realizza Churubusco, il suo primo graphic novel come autore unico, uscito per Coconino Press - Fandango. Pubblica per Oblomov La Cicatrice (2017) con Renato Chiocca e La lingua del Diavolo (2018). Vive e lavora a Torino.
Le opere scelte
Grotte dei Balzi Rossi
Sono undici le grotte e ripari che compongono il complesso dei Balzi Rossi, situato a poche decine di metri dal confine italo-francese, nel comune di Ventimiglia. Alcune di queste grotte non esistono più, parzialmente trasformate o distrutte tra il 1800 ed il 1900 per attività estrattive del calcare. In questa foto aerea effettuata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è visibile la vasta area comprendente il complesso archeologico.
Ricostruzione del volto e del copricapo funerario della Donna del Caviglione
La prima sepoltura venuta alla luce è quella della Donna del Caviglione, scoperta da Emile Rivière nel 1871 e da lui attribuita ad un uomo di taglia robusta. I recenti studi, conclusi nel 2016, hanno dimostrato che si tratta invece di una donna di circa 37 anni il cui volto è visibile nel Museo grazie alla ricostruzione del Musée de l’Homme di Parigi (direttore della ricerca: Henry de Lumley).
Elefante preistorico
Disegno di Elio Micco (2018) Nel 1899 viene segnalata la scoperta di un elefante antico da parte di un operaio di una cava alla Barma Grande. Uno studio recente ha permesso di assemblare i resti di un animale di 10 anni, di grossa taglia, probabilmente maschio, probabilmente abbattuto nel fondo della grotta. Si tratta essenzialmente delle zampe che sono state abbandonate sul posto, preferendo altre parti più ricche di carne. Alcune tracce di bruciatura hanno prodotto delle variazioni nel colore delle ossa, così come sono visibili tracce di strumenti usati dall’uomo di Neanderthal per la scarnificazione.
Cavallo
Incisione rupestre Su una delle pareti della grotta del Caviglione, all’inizio degli anni ’70 fu individuata l’incisione di un cavallo che probabilmente si doveva trovare in corrispondenza della sepoltura della Dama del Caviglione. Si tratta della silhouette di un animale estintosi alla fine del Paleolitico, che trova confronti con altre sagome animali incise in numerose grotte frequentate dall’uomo in questo periodo. Altre profonde incisioni lineari caratterizzano le pareti delle grotte dei Balzi Rossi e sono interpretate come segni propiziatori della caccia.
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Luoghi della storia
1
Resti di elefante preistorico 1
2
Resti di un focolare 2
3
Maschera 3
4
Plastico del periodo della glaciazione 4
5
Linea ferroviaria Genova-Ventimiglia che corre tra le grotte e il Museo 5
6
Museo Preistorico dei Balzi Rossi 6
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